Se non avevate ancora idee per i regali di Natale, eccone una!
I curatori del Museum of the City of New York e il sito di e-commerce VandM hanno esaminato 10mila negativi di foto di Stanley Kubrick e ne hanno scelte 25, che sono state stampate e messe in vendita. Per approfondire leggi anche qui.
Lo scorso febbraio è uscito il nuovo album di PJ Harvey, Let England Shake, per il quale il fotografo Seamus Murphy ha realizzato ben dodici video, uno per ciascuna traccia. Oggi vi proponiamo quello relativo al singolo che dà il nome al disco e che a noi è piaciuto in modo particolare proprio perché una parte delle immagini in movimento è stata costruita come se si trattasse di fotografie.
Tra l’altro, come spiega il regista, il video è introdotto da un contadino del Dorset che legge i primi versi della canzone, che a loro volta fanno riferimento ad un componimento del poeta irlandese Thomas Davis (1814-1845), The West’s Asleep.
Più precisamente delle Barbie e del loro mondo, che è fatto, sì, di storie immaginarie ma che possiamo vedere e vivere attraverso le lenti della sua macchina fotografica. E gli scenari sono notevoli, dall’omicidio di Ken alla riproduzione di dipinti, passando per una serie di personali reinterpretazioni di alcune favole e filastrocche.
Se passate a Milano in questi giorni non fatevi scappare la retrospettiva sulla fotografa americana Francesca Woodman, in scena a Palazzo della Ragione.
Talento precoce e che ci ha lasciato troppo in fretta, avrebbe avuto ancora molto da dire nel mondo dell’arte visiva per eccellenza.
Oltre ad essere una cittadina graziosa, in questi giorni ospita il Reportage Festival, giunto alla seconda edizione, dal 17 Giugno al 29 Agosto.
Bellissime le mostre fotografiche, molto interessanti i dibattiti e gli eventi collaterali, tra cui segnaliamo la possibilità di presentare i propri reportage ad una commissione di esperti, concorrendo all’assegnazione del Premio Fondazione Coca-Cola HBC Italia / Reportage Atri Festival “Alla scoperta di giovani talenti”.
Il Little People Project è un progetto dell’artista inglese Slinkachu che dal 2006 fotografa pezzetti di realtà urbana abitati da piccolissimi personaggi. Una cosa a metà tra street art e un’ installazione che prende vita attraverso delle scene create con ciò che il fotografo trova per strada e che hanno lo scopo di riflettere la sensazione di solitudine e malinconia che si può provare in una grande città. Dalle foto però traspare anche molto humor e quei pupazzetti ispirano tanta simpatia.
Where Am I?
You are currently browsing entries tagged with fotografia at
tatami!.